LYRA ( Lyrae,Lyr ) La Lira
Introduzione:
E’ una piccola costellazione che copre 286 gradi quadrati ed è
posta sul bordo occidentale della Via Lattea. E’ facilmente individuabile
tramite Vega, una delle stelle più luminose del cielo estivo posta
quasi allo zenit alle nostre latitudini. Questa costellazione culmina intorno
alle 22 del 1° Agosto e contiene 45 stelle più brillanti della
6° magnitudine; durante le notti estive si può notare questo gruppo
luminoso e compatto di astri accompagnato dalla brillante Vega.
Mitologia:
Il racconto mitologico narra che gli antichi vollero eternare in cielo la
Lira di Mercurio (che divenne poi di Orfeo). Era anche conosciuta però
come la “tartaruga”, ma ciò si spiega perché Mercurio
ricavò lo strumento da una corazza di tartaruga. Nelle carte antiche
lo strumento musicale è raffigurato insieme ad un avvoltoio che sta
appoggiandosi su di essa ed il nome Vega deriverebbe dall’arabo Al-Nasr-al-Waki
che significa “l’Avvoltoio in picchiata”.
Stelle Doppie:
v1 (18h 47.9’ +32° 45’) –
v2 (18h 48’ +32° 30’) E’
una larga coppia composta da una stella azzurra di magnitudo 5.9 ed una bianca
di magnitudo 5.3.
e (18h 44’ +39° 40’)
E’ una stella quadrupla, probabilmente la più nota del cielo.
E’ situata ad 1.5° a est-nord-est di Vega. Le due stelle principali
hanno una luminosità pari a 5.1 e 5.2 di magnitudo rispettivamente;
entrambe sono di classe spettrale A e quindi di colore bianco.
Sono separate di circa 3.5’ e quindi facilmente distinguibili; un buon
binocolo o un modesto telescopio rivela però che le due stelle non
sono singole, ma sono composte entrambe da una coppia. Se il cielo non ha
un buon “seeing” o se lo strumento non è adatto, si ha
la sensazione che le stelle siano allungate.
x (18h 43’ +37° 36’) Stella doppia con componenti di magnitudo 4.3 e 5.6 separate di 43”; sono entrambe bianche e la principale e anche una binaria spettroscopica. Facile da osservare anche con piccoli strumenti.
d (18h 53’ +36° 58’) E’ un altro sistema doppio, con componente variabile. ?1 è di colore blu-bianco e magnitudo 5.5, mentre ?2 è rossa-arancio con magnitudo 4.3, è pure una variabile irregolare con oscillazioni tra la 4^ e la 5^ magnitudo; la loro separazione e di poco più di 1’.
Stelle Variabili:
Per chi si interessa di variabili.
Con il solito atlante ed uno strumento, anche modesto, provate ad osservarne
qualcuna. R Lyrae (18h 54’ +43° 54’) Variabile semiregolare
di colore rosso-arancio e tipo spettrale M3; la variazione tra le magnitudini
3.8 e 5.0 avviene in circa 46 giorni.
Facile da localizzare in quanto si trova al vertice superiore di un triangolo
avente come base le stelle Eta a Alfa. ß (18h 48’ +33° 18’)
Stella bianco-azzurra che al massimo raggiunge la magnitudine 3.38. Fu scoperta
nel 1784 da John Goodricke come variabile e oggi è il prototipo di
una classe di stelle variabili ad eclisse che presentano una variazione continua
di luminosità.
RRLyrae (19h 24’ +42° 42’) Questa stella è il prototipo di una classe di variabili pulsanti; si tratta di Cefeidi a corto periodo (circa 1 giorno) che sono spesso presenti negli ammassi globulari; per questo motivo vengono anche denominate variabili di ammasso. Per quanto riguarda questa stella, essa varia tra la magnitudine 7.1 e la 8.1 in 13.5 ore cambiando anche classe spettrale da A a F. Non è facile da rintracciare; per chi ha dimestichezza con i cerchi graduati le probabilità sono migliori.
Oggetti Deep-Sky:
M56 – NGC 6779 (19h
15’ +30° 07’) E’ un ammasso globulare situato a metà
strada tra la stella Beta del Cigno (Albireo) e la Gamma della Lyra; fu scoperto
da Messier nel 1779 ed ha una magnitudine globale di 8.2 ed il suo diametro
è intorno ai 3’. La sua visione può essere offuscata da
nubi di materia interstellare presenti ai confini della Via Lattea. Può
già essere visto con un piccolo telescopio, ma per risolverlo in stelle
occorre uno strumento di grande apertura (almeno 300mm) E’ situato a
più di 46mila anni luce da noi ed il suo diametro reale è di
oltre 60 anni luce.
M57 – NGC 6720 (18h 51’ +32° 57’) E’
la famosa nebulosa anulare della Lyra detta anche “ad anello”
e rappresenta più di ogni altra nebulosa questa tipologia di oggetti.
Molto facile da rintracciare perché si trova a metà percorso
tra la Beta e la Gamma. Fu l’astronomo francese Darquier nel 1779 a
descrivere il suo aspetto (un disco delle dimensioni di Giove) e ad attribuirle
quindi l’aggettivo di “planetaria”.
Nonostante la sua bassa luminosità, si nota benissimo anche con piccoli
telescopi; presenta una forma rotondeggiante leggermente allungata. La zona
centrale risulta più scura dell’anello centrale, ma più
chiara del fondo cielo. La stella centrale è una variabile tra le magnitudini
14.0 e la 16.0 e si sta avviando verso gli ultimi stadi della sua vita; la
stellina può essere vista solo con strumenti di almeno 250mm. La distanza
di questa nebulosa è di 1500 anni luce e le sue dimensioni sono pari
a diverse centinaia di volte quelle del sistema solare, mentre le dimensioni
apparenti sono di 1’x 1’20”. L’inizio del fenomeno
di espansione dovrebbe essere avvenuto circa 20mila anni fa. Osservando M57
si può avere l’idea di come saranno le condizioni della nostra
stella principale fra 5 miliardi di anni. M57 brilla di magnitudine 9.
NGC 6791 (19h 20’ +37° 50’) Ammasso aperto con dimensioni di 16’ e magnitudo 9.5. Localizzato in una zona di cielo molto ricca di stelle, questo ammasso ne contiene circa 300 con le più brillanti di magnitudo 9 e 10. E’ un ammasso molto vecchio, la sua età è stimata in circa 7 miliardi di anni. Dista da noi 17mila anni luce.
STELLE CADENTI – LIRIDI -
Questa costellazione
è interessata da 2 sciami meteorici. Il primo ha il massimo tra il
21 e il 22 Aprile, ma è attivo già dal 5 Aprile fino al 10 Maggio,
mentre l’altro ha il massimo in Giugno. Sono sciami abbastanza poveri
in quanto il primo ha circa 15 meteore/ora ed il secondo la metà. Per
le osservazioni di questi sciami, si deve far notare che quello di Aprile
si potrà vedere solo a tarda notte; più agevole, ma più
povero, quello di Giugno.
NOVAE e SUPERNOVAE -
La Lyra è nei pressi della Via Lattea, per cui niente di più
probabile che si verifichino esplosioni di novae e supernovae; da notare che
in questa costellazione se ne sono già verificate tre.